"Il trapianto di rene (TR) è la terapia elettiva per l’insufficienza renale cronica in fase terminale. Purtroppo, l’applicazione clinica del TR è limitata da un numero insufficiente di reni trapiantabili. Inoltre, i pazienti portatori di TR necessitano, vita natural durante, della terapia antirigetto. Questa terapia è gravata da una miriade di effetti collaterali che incidono negativamente sulla storia naturale del trapianto. Idealmente, si dovrebbe poter contare su una tecnologia che consenta di produrre reni trapiantabili quando il paziente lo necessiti; inoltre, si dovrebbe poter produrre tali organi a partire dalle cellule del paziente, in modo tale da rendere la terapia immunosoppressiva non necessaria.
Le medicina rigenerativa (MR) è quel campo delle scienze biologiche il cui scopo è rigenerare o sostituire cellule, tessuti o organi malati o danneggiati, con lo scopo di ripristinare la condizione di normalità anatomica e fisiologica. La MR sta rivoluzionando la medicina e la chirurgia moderne. A partire dagli anni ’80, la MR ha compiuto passi da gigante ed è riuscita a sviluppare la tecnologia che ha consentito la produzione di organi relativamente semplici come dei vasi sanguigni, la trachea, l’uretra, la vescica, la vagina, i padiglioni auricolari, ed altri. Questi organi sono stati prodotti a partire dalle cellule staminali e somatiche del paziente stesso in cui sono stati alla fine impiantati, senza la necessità di somministrare alcuna immunoterapia antirigetto. In particolare, queste cellule sono state seminate su strutture di supporto chiamate scaffold, che sono state prodotte a partire da organi umani o animali, e che altro non sono che la matrice extracellulare, cioè lo scheletro di tessuti ed organi. Sulla base di questi successi, stiamo applicando questa tecnologia ad organi più complessi e nobili, come il rene. Il nostro gruppo è fra i leader mondiali della MR applicata alla produzione di reni bioartificiali a scopo di trapianto. Il nostro gruppo è stato il primo a sviluppare e descrivere lo sviluppo di un modello pre-clinico di rene bioartificiale a partire da reni porcini (Orlando et al. ANN SURG 2012). Inoltre, siamo stati i primi ad utilizzare reni umani che erano stati prelevati inizialmente a scopo di trapianto, ma che alla fine sono stati scartati perche’ non idonei, allo scopo di rigenerare dagli stessi dei reni sani e trapiantabili (Orlando et al. BIOMATERIALS 2013).
Pertanto, nelle nostre ricerche, utilizziamo organi porcini ed umani. In primis, eliminiamo tutte le cellule in essi contenuti tramite un processo chiamato decellularizzazione, che siamo stati i primi a descrivere nella sua applicazione a questo tipo di organi. La fase successiva, quella cioè della ricostituzione o rigenerazione del compartimento cellulare di questi reni senza cellule, rappresenta la fase più critica delle ricerche in questione e costituisce il principale campo di ricerca del nostro laboratorio. Allo stato attuale, stiamo cercando di capire come le cellule interagiscono con la matrice extracellulare renale, utilizzando cellule staminali di vario tipo. Il nostro obiettivo per i prossimi 5 anni è riuscire a ricellularizzare, almeno parzialmente, i nostri scaffold con cellule che siano in grado di rigenerare tessuto renale normale, in grado a sua volta di produrre urina e depurare il sangue.
La primavera del 2014 segna un momento importante nella nostra storia personale, in quanto si stablisce il gemellaggio con la onlus http://www.liberituttionlus.org. Il coraggio dei fondatori della onlus ispira la nostra azione e cosituisce un motivo ulteriore per cercare di spingere le nostre ricerche laddove sogniamo di arrivare"
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